Il graffito o sgraffio è una tecnica pittorica che attinge alcune caratteristiche da quella dell’affresco. Le modalità operative di base per realizzare un graffito sono le seguenti:
stendere una mano di velo, lisciato lungamente, usando malta di calce e sabbia, in antico mischiata con una paglia bruciata, mentre oggi si può sostituire a questa la terra di Colonia, la terra gialla o di altro colore. In pratica è necessario stendere un velo colorato con tonalità scure.
Verificare, strofinando il palmo della mano, che il velo sia sufficientemente asciutto da non lasciare più spolverare il colore
Stendere una o due mani di latte di calce o in alternativa una campitura chiara
Verificare con il palmo della mano che la tinta non sia asportabile
Ora con attrezzi di varia forma, simili allo scalpello ed al cucchiaio, si comincia a graffiare il muro scoprendo il colore scuro sottostante a quello chiaro.
Un altro metodo usato dalla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento consiste nel lavorare l’intonaco completamente essiccato, come il marmo, lavorando con la bocciarda, la martellina e lo scalpello